Fondo Moisè Pontremoli
Il fondo di Moisè Pontremoli contiene documenti riguardanti denunce, appelli, certificati catastali, stampe e una raccolta fotografica. L’archivio Pontremoli è giunto alla Biblioteca Nazionale “Tullia Zevi” agli inizi degli anni ’90 grazie alla donazione fatta per volontà della famiglia dalla sig.ra Daniela Roccas Sestieri
ArchiviArchivi di famiglie e personeMoisé Pontremoli nacque a Smirne (Turchia) ii 29 settembre 1896 e visse in Egitto per oltre cinquantaquattro anni. Cittadino italiano di religione ebraica prese parte alla I° guerra mondiale rimanendo mutilato alle gambe, fondò, assumendone la Presidenza fino al 1924, l’Associazione Mutilati Italiani di Alessandria d’Egitto.
Durante la ll° guerra mondiale fu internato dalle Autorità Egiziane per cinque anni (con distruzione delle sue terre) per aver rifiutato di sottoscrivere una dichiarazione contro l’Italia. Con l’arrivo al potere di Nasser (novembre 1956) la sua vita cambiò bruscamente. Iniziarono pesanti persecuzioni che durarono otto anni e nessuna richiesta di aiuto da parte di Pontremoli alle Ambasciate fu presa in considerazione.
Pontremoli rimpatriò dall’Egitto il 3 marzo 1962 e da quel momento iniziò un lunga battaglia legale contro il Console, I’Ambasciatore e ogni altro funzionario dell’ambasciata responsabile di averlo abbandonato per circa 6 anni in mano ai soprusi delle autorità egiziane. Morì a Roma iI 17 maggio 1969. Il fondo contiene documenti riguardanti denunce, appelli, certificati catastali, stampe e una raccolta fotografica. L’archivio Pontremoli è giunto alla Biblioteca Nazionale “Tullia Zevi” agli inizi degli anni ’90 grazie alla donazione fatta per volontà della famiglia dalla sig.ra Daniela Roccas Sestieri.