Fondo Ernesto Artom
La documentazione conservata nel fondo testimonia l’attività di Artom sia come studioso, pubblicista esperto di problemi risorgimentali e rapporti internazionali, sia nell’ambito dei ruoli istituzionali ricoperti nel corso della sua vita.
ArchiviArchivi di famiglie e personeLa documentazione è organizzata in sei serie, la prima delle quali articolata anche in sotto serie e costituisce la parte più corposa del fondo. La documentazione composta da manoscritti, dattiloscritti, materiale a stampa e ritagli comprende varie tipologie: appunti, bozze di saggi/articoli, relazioni, stralci di interventi, interrogazioni, carteggio. Essa testimonia l’attività di Artom sia come studioso, pubblicista esperto di problemi risorgimentali e rapporti internazionali, sia nell’ambito dei ruoli istituzionali ricoperti nel corso della sua vita. In questo quadro, piuttosto contenuta appare la documentazione relativa all’esperienza di Artom nelle fila del Ministero degli esteri, mentre al contrario abbonda documentazione in relazione all’attività parlamentare di Artom, prima come deputato liberale profondamente legato alla realtà della Garfagnana, e molto attivo nei dibattiti di politica estera e coloniale poi come senatore in qualità di componente delle commissioni istituite su temi di politica estera, finanze, trattati commerciali.
Numerosa poi la presenza di appunti, promemoria, dichiarazioni e interventi relativi alla politica coloniale, che Artom conosceva molto bene anche in relazione alla carica di Presidente dell’Istituto coloniale italiano ricoperta sin dal 1910. Sempre in relazione all’interesse di Artom per la diplomazia e le relazioni internazionali, vanno certamente menzionati i fascicoli relativi alle serie neutralità e Conferenza di Genova. Il primo contenente carteggio testimonia lo sforzo di Artom nell’ambito della “Missione Von Bulow” un’azione diplomatica che ebbe lo scopo di persuadere l’Italia a non intervenire nella prima guerra mondiale contro l’Austria, il secondo invece contiene materiale (carteggio, dichiarazioni stampa) sulla Conferenza di Genova del 1922 convocata per discutere gli assetti economici in seguito alla prima guerra mondiale. Sicuramente più contenuta rispetto alla corposità degli scritti appare la serie “Corrispondenti” contenente per lo più lettere dattiloscritte o manoscritte indirizzate ad Artom da corrispondenti che ricoprono ruoli di una certa importanza.