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Risorse librarie

Volumi a stampa Collegio Rabbinico Italiano

Il fondo del Collegio Rabbinico Italiano, costituitosi alla fondazione della scuola rabbinica di Padova nel 1829, è il più cospicuo. Oggi esso conta circa 15000 volumi a stampa oltre a un consistente numero di manoscritti.

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Cinquecentine (comprese quelle di Firenze, Senigallia e Ancona)

Con l’intento di preservare le edizioni ebraiche di maggiore interesse, negli anni Novanta del secolo scorso, dopo una rapida inventariazione di tutti i volumi, si è proceduto alla costituzione di un fondo unico che contiene tutti i volumi pubblicati nel XVI secolo. Complessivamente si tratta di 555 volumi, oltre ad altri 149 esemplari provenienti dal fondo fiorentino alluvionato nel 1966. L’insieme dei libri vede emergere la predominanza dei testi biblici. Trovano spazio in numero cospicuo le tre edizioni della Bibbia rabbinica di Bomberg, soprattutto la terza del 1546-1548 e le successive edizioni che videro la luce per i tipi delle tipografie minori veneziane e mantovane. I testi liturgici sono
presenti in modo predominante, tanto secondo il rito italiano che ashkenazita, proprio per la provenienza dei volumi da Comunità di differente origine, mentre non trovano spazio libri di preghiera di rito sefardita.
Vi è inoltre una grande quantità di opere in uso presso le scuole rabbiniche a tutti i livelli. Le edizioni della Mishnà e i midrashim prima di tutto, ma anche i compendii talmudici (Sefer Rav Alfas e ‘En Israel ) e le opere di ritualistica (Mishnè Torà, Arba’a Turim e Shulhan ‘Arukh).
Tra i volumi provenienti da Firenze sono stati individuati numerosi trattati talmudici di Bomberg, mentre dalla raccolta del Collegio Rabbinico Italiano ci è pervenuta quasi completa l’edizione del Talmud babilonese stampata a Basilea nel 1578-1581.
Tra le traduzioni vanno segnalate quella spagnola presente nell’edizione di Amsterdam 1611 avviata sul modello della Bibbia di Ferrara stampata da Yom Tov Attias e Avraham Usque a Ferrara nel 1551-1553 e alcune edizioni di Bibbie poliglotte del XVII secolo.
La collezione è stata catalogata attraverso il progetto I-Tal-Ya Books.

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Volumi a stampa comunità ebraica di Ancona/Senigallia

Le trattative avviate con i rappresentanti della Comunità di Ancona, che aveva subito asportazioni e venduto parte del proprio patrimonio librario e archivistico a istituzioni estere, portarono alla fine del 1983 alla stesura di un accordo con il quale fu trasferito a Roma quanto rimaneva della collezione di volumi a stampa e manoscritti della comunità (circa 1000-1200 testi) e della sezione di Senigallia (200-300 volumi). Nella collezione sono state rinvenute solo sei cinquecentine, probabilmente a causa delle spogliazioni.

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Volumi a stampa comunità ebraica di Ferrara

Progetto per la catalogazione della collezione della Comunità Ebraica di Ferrara

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Volumi a stampa comunità ebraica di Firenze

Da Firenze nel 1986 vennero affidati in custodia all’Unione delle Comunità Israelitiche Italiane circa 8000 volumi, provenienti dalle biblioteche della confraternita Ohavè Torà, del Talmud Torà, delle Scuole Maschili Israelitiche e da altri lasciti privati. Di alcuni di questi volumi, che avevano subito l’alluvione del 1966, si sono perse le copertine e compromessi irrimediabilmente i frontespizi e numerose carte. La collezione è stata parzialmente catalogata attraverso il progetto I-Tal-Ya Books

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Volumi a stampa comunità ebraica di Mantova

La biblioteca ebraica della Comunità ebraica di Mantova fu costituita nel XVIII secolo grazie all’acquisto dei volumi posseduti dal rabbino Refael Menahem Mendola. Fu arricchita in seguito grazie ad esemplari provenienti dalle numerose confraternite locali. Fu depositata la Biblioteca comunale nel 1930, dove a tutt’oggi è custodita. Una parte di volumi di minor pregio e per lo più d’uso liturgico, rimase presso la Comunità ebraica fino a quando, all’inizio degli anni Novanta fu trasferita presso l’allora Centro Bibliografico a Roma. La collezione è stata catalogata attraverso il progetto I-Tal-Ya Books

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Volumi a stampa comunità ebraica di Pisa

Nel 1969 la comunità ebraica di Pisa depositò i volumi della biblioteca presso l’Unione delle Comunità Israelitiche Italiane a Roma che arrivarono in sette casse poi integrate di ulteriori sei libri due anni più tardi per un totale di 1148 volumi. Numerosi volumi fanno parte del lascito del benemerito Moisè Baruch Caravaglio acquisito nel XIX secolo.
La collezione è stata catalogata attraverso il progetto I-Tal-Ya Books

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Volumi a stampa comunità ebraica di Pitigliano

Da Pitigliano, nel 1953 vennero trasferite le biblioteche e l’archivio delle due istituzioni ebraiche locali: l’Università Israelitica, i cui fondi erano conservati nei locali della cosidetta Yeshivà, e il Pio Istituto Consiglio; da Pitigliano proviene anche un Sefer Torà.
La collezione è stata catalogata attraverso il progetto I-Tal-Ya Books

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Fondo Nello Pavoncello

La biblioteca di Rav Yehuda Nello Pavoncello, Rabbino ed esperto di ebraismo italiano, soprattutto del minagh (uso) romano, fu donata da sua moglie alla Biblioteca Nazionale “Tullia Zevi” il 18 giugno 2002 e conta 46 volumi.

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Fondo Giacomo Saban

Il fondo del prof. Giacomo Saban è giunto alla Biblioteca Nazionale dell’Ebraismo Italiano “Tullia Zevi” e al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah nel maggio del 2023 per volontà degli eredi. Il professor Saban, nato a Istanbul da genitori di nazionalità italiana, è stato presidente della Comunità Ebraica di Roma vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, presidente del Consiglio dei Probiviri dell’Unione e poi suo presidente emerito, direttore della Rassegna Mensile di Israel. Saban si è laureato in Matematica e Fisica a Istanbul nel 1948, conseguendo una seconda laurea in Scienze Matematiche a Roma. Nel 1971 era stato nominato professore della facoltà di Scienze dell’Università di Istanbul e dal maggio del 1978 della cattedra di Geometria. Nel 1980 il primo dei suoi incarichi italiani come docente di Geometria all’Università dell’Aquila. Seguito poi da incarichi alla facoltà di Scienze Statistiche Demografiche ed Attuariali e di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali della Sapienza. Saban è stato inoltre più volte direttore del Dipartimento e presidente del Consiglio del Corso di Laurea in Matematica.

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