title

Risorse librarie

Bollettino della Comunità Ebraica di Milano

Il Bollettino della Comunità Israelitica di Milano fu fondato nell’immediato dopoguerra da Gualtiero Morpurgo e Raffaele Cantoni. Venne stampato il 22 giugno 1945 come Bollettino di informazioni e notiziario culturale e cambiò denominazione dal 1989 come Bollettino della Comunità Ebraica di Milano. I numeri dal 1945 al 1952 sono stati digitalizzati e sono consultabili sulla digital library della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea-CDEC.    

Leggi di più

Corriere Israelitico

Il Corriere Israelitico fu stampato a Trieste dal maggio 1862 all’aprile 1915. La rivista fu fondata e diretta prima da Abram Vita Morpurgo, mentre nel 1867 la direzione passò ad Aronne di Vita Curiel e nel 1903 a Dante Lattes. Fu prima rivista ebraica a promuoivere il sionismo. I numeri sono stati digitalizzati e sono consultabili sulla digital library della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea-CDEC.

Leggi di più

L’Educatore Israelita

“L’Educatore Israelita” è una rivista ebraica mensile stampata a Vercelli dal gennaio 1853.La rivista venne fondata dal rabbino Giuseppe Levi ed Esdra Pontremoli con il sottotitolo di “Giornale per le famiglie israelitiche” alternato a  “Giornaletto di letture”. Dal 1859 il sottotitolo cambiò in “Giornale per la storia e lo spirito del giudaismo”. 
Dall’agosto 1874, sotto la nuova direzione di Flaminio Servi, la rivista fu pubblicata a Casale Monferrato con il nuovo nome di “Il Vessillo Israelitico”.
I numeri sono stati digitalizzati e sono consultabili sulla digital library della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea-CDEC.

Leggi di più

Hatikwa

“Ha-Tikwa” Organo della Federazione Giovanile ebraica d’Italia(FGEI) fu pubblicato nel gennaio 1949 come inserto della rivista “Israel”. La pubblicazione fu sospesa nel 1950-1951 riprese nel 1952.

Leggi di più

Israel

“Israel” è un settimanale politico-culturale ebraico pubblicato a Firenze dal 1916 al 1974. Il periodico nacque dall’unione de “Il Corriere Israelitico” e la “Settimana Israelitica”. Fu diretto da Dante Lattes e Alfonso Pacifici fino al 1938. Dopo il 1938 la stampa del settimanale “Israel” fu sospesa fino al 1944, quando tornò ad essere stampato sotto la direzione di Carlo Alberto Viterbo.
I numeri pubblicati fra il 1916 e il 1938 sono consultabili sulla digital library della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea-CDEC.

Leggi di più

Rassegna Mensile di Israel

La “Rassegna mensile di Israel” venne fondata da Alfonso Pacifici e Dante Lattes nel 1925, è la più importante sede di dibattito culturale dell’ebraismo italiano.
Gli oltre ottanta volumi, le rassegne, i contributi scientifici pubblicati, le migliaia di libri recensiti, fanno della rivista una fra le più longeve e autorevoli voci dell’ebraismo europeo, interrotta solo dalle leggi antiebraiche del fascismo e dai successivi eventi bellici. I numeri della Rassegna fino al 2020 sono stati digitalizzati da Jstor, consultabile dalla sede della Biblioteca

Leggi di più

La Rivista Israelitica

“La Rivista Israelitica” fu fondata a Firenze nel 1904 dal rabbino Samuel Zvi Margulies con lo scopo di renderla il “rappresentante della scienza del Giudaismo in Italia”. La rivista conteneva articoli riguardanti la letteratura biblica, la storia degli ebrei, la produzione scientifica dell’epoca. Cessò le pubblicazioni nel 1915. I numeri sono stati digitalizzati e sono consultabili sulla teca digitale.

Leggi di più

Vessillo Israelitico

Il Vessillo Israelitico. Rivista mensile per la storia, la scienza, e lo spirito del giudaismo è un periodico ebraico pubblicato a Casale Monferrato dal 1874. Dall’agosto 1874 fu diretto dal rabbino Flaminio Servi e nel 1904 la direzione passò a suo figlio Ferruccio Servi. La stampa della rivista cessò nel 1922. I numeri sono stati digitalizzati e sono consultabili sulla digital library della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea-CDEC.    

Leggi di più

Manoscritti del Collegio Rabbinico

L’ “Istituto Convitto Rabbinico degli Israeliti del Regno Lombardo-Veneto” fu fondato nel 1829 a Padova. Nel 1882 l’istituto fu trasferito a Roma e il nome fu cambiato in “Collegio Rabbinico Italiano”. Nel 1899 fu trasferito a Firenze e nel 1934 tornò a Roma, dove tuttora è gestito dall’Unione delle comunità ebraiche italiane. All’inizio del XX secolo la biblioteca possedeva la collezione originaria dell’istituto di Padova sopra citato e altri fondi. Nell’ottobre 1943, i tedeschi che occupavano Roma sequestrarono la biblioteca, che era conservata nell’edificio del Tempio Maggiore, insieme alla collezione di libri e manoscritti della comunità ebraica, romana tutto questo prezioso patrimonio culturale ebraico fu trafugato in Germania.

Leggi di più

Incunaboli

La Biblioteca conserva due incunaboli: l’Arba’a Turim di Ya’aqov ben Ašer, che fu stampato a Piove di Sacco nel 1475, proveniente dal fondo di Pitigliano e i Mahbarot di ‘Immanû’el Romano, edito a Brescia nel 1491, della collezione del Collegio Rabbinico Italiano.
Gli incunaboli sono stati digitalizzati e sono consultabili sulla teca digitale.

Leggi di più

Volumi a stampa Collegio Rabbinico Italiano

Il fondo del Collegio Rabbinico Italiano, costituitosi alla fondazione della scuola rabbinica di Padova nel 1829, è il più cospicuo. Oggi esso conta circa 15000 volumi a stampa oltre a un consistente numero di manoscritti.

Leggi di più

Cinquecentine (comprese quelle di Firenze, Senigallia e Ancona)

Con l’intento di preservare le edizioni ebraiche di maggiore interesse, negli anni Novanta del secolo scorso, dopo una rapida inventariazione di tutti i volumi, si è proceduto alla costituzione di un fondo unico che contiene tutti i volumi pubblicati nel XVI secolo. Complessivamente si tratta di 555 volumi, oltre ad altri 149 esemplari provenienti dal fondo fiorentino alluvionato nel 1966. L’insieme dei libri vede emergere la predominanza dei testi biblici. Trovano spazio in numero cospicuo le tre edizioni della Bibbia rabbinica di Bomberg, soprattutto la terza del 1546-1548 e le successive edizioni che videro la luce per i tipi delle tipografie minori veneziane e mantovane. I testi liturgici sono
presenti in modo predominante, tanto secondo il rito italiano che ashkenazita, proprio per la provenienza dei volumi da Comunità di differente origine, mentre non trovano spazio libri di preghiera di rito sefardita.
Vi è inoltre una grande quantità di opere in uso presso le scuole rabbiniche a tutti i livelli. Le edizioni della Mishnà e i midrashim prima di tutto, ma anche i compendii talmudici (Sefer Rav Alfas e ‘En Israel ) e le opere di ritualistica (Mishnè Torà, Arba’a Turim e Shulhan ‘Arukh).
Tra i volumi provenienti da Firenze sono stati individuati numerosi trattati talmudici di Bomberg, mentre dalla raccolta del Collegio Rabbinico Italiano ci è pervenuta quasi completa l’edizione del Talmud babilonese stampata a Basilea nel 1578-1581.
Tra le traduzioni vanno segnalate quella spagnola presente nell’edizione di Amsterdam 1611 avviata sul modello della Bibbia di Ferrara stampata da Yom Tov Attias e Avraham Usque a Ferrara nel 1551-1553 e alcune edizioni di Bibbie poliglotte del XVII secolo.
La collezione è stata catalogata attraverso il progetto I-Tal-Ya Books.

Leggi di più

Volumi a stampa comunità ebraica di Ancona/Senigallia

Le trattative avviate con i rappresentanti della Comunità di Ancona, che aveva subito asportazioni e venduto parte del proprio patrimonio librario e archivistico a istituzioni estere, portarono alla fine del 1983 alla stesura di un accordo con il quale fu trasferito a Roma quanto rimaneva della collezione di volumi a stampa e manoscritti della comunità (circa 1000-1200 testi) e della sezione di Senigallia (200-300 volumi). Nella collezione sono state rinvenute solo sei cinquecentine, probabilmente a causa delle spogliazioni.

Leggi di più

Volumi a stampa comunità ebraica di Firenze

Da Firenze nel 1986 vennero affidati in custodia all’Unione delle Comunità Israelitiche Italiane circa 8000 volumi, provenienti dalle biblioteche della confraternita Ohavè Torà, del Talmud Torà, delle Scuole Maschili Israelitiche e da altri lasciti privati. Di alcuni di questi volumi, che avevano subito l’alluvione del 1966, si sono perse le copertine e compromessi irrimediabilmente i frontespizi e numerose carte. La collezione è stata parzialmente catalogata attraverso il progetto I-Tal-Ya Books

Leggi di più

Volumi a stampa comunità ebraica di Mantova

La biblioteca ebraica della Comunità ebraica di Mantova fu costituita nel XVIII secolo grazie all’acquisto dei volumi posseduti dal rabbino Refael Menahem Mendola. Fu arricchita in seguito grazie ad esemplari provenienti dalle numerose confraternite locali. Fu depositata la Biblioteca comunale nel 1930, dove a tutt’oggi è custodita. Una parte di volumi di minor pregio e per lo più d’uso liturgico, rimase presso la Comunità ebraica fino a quando, all’inizio degli anni Novanta fu trasferita presso l’allora Centro Bibliografico a Roma. La collezione è stata catalogata attraverso il progetto I-Tal-Ya Books

Leggi di più

Volumi a stampa comunità ebraica di Pisa

Nel 1969 la comunità ebraica di Pisa depositò i volumi della biblioteca presso l’Unione delle Comunità Israelitiche Italiane a Roma che arrivarono in sette casse poi integrate di ulteriori sei libri due anni più tardi per un totale di 1148 volumi. Numerosi volumi fanno parte del lascito del benemerito Moisè Baruch Caravaglio acquisito nel XIX secolo.
La collezione è stata catalogata attraverso il progetto I-Tal-Ya Books

Leggi di più

Volumi a stampa comunità ebraica di Pitigliano

Da Pitigliano, nel 1953 vennero trasferite le biblioteche e l’archivio delle due istituzioni ebraiche locali: l’Università Israelitica, i cui fondi erano conservati nei locali della cosidetta Yeshivà, e il Pio Istituto Consiglio; da Pitigliano proviene anche un Sefer Torà.
La collezione è stata catalogata attraverso il progetto I-Tal-Ya Books

Leggi di più

Fondo Fal (opuscoli)

Il fondo FAL conserva verbali di assemblee, statuti, regolamenti di enti appartenenti alle comunità ebraiche, documenti storici che testimoniano l’organizzazione e il funzionamento delle comunità ebraiche e degli istituti ebraici italiani tra il XIX e il XX secolo.

Leggi di più

Fondo Tullia Zevi

Il fondo di Tullia Zevi donato alla Biblioteca è composto da 1788 volumi, alcuni dei quali sottolineati, annotati e postillati, che riflettono pienamente la molteplicità degli interessi di questo importante personaggio.

Leggi di più

Fondo Nello Pavoncello

La biblioteca di Rav Yehuda Nello Pavoncello, Rabbino ed esperto di ebraismo italiano, soprattutto del minagh (uso) romano, fu donata da sua moglie alla Biblioteca Nazionale “Tullia Zevi” il 18 giugno 2002 e conta 46 volumi.

Leggi di più

Fondo Giacomo Saban

Il fondo del prof. Giacomo Saban è giunto alla Biblioteca Nazionale dell’Ebraismo Italiano “Tullia Zevi” e al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah nel maggio del 2023 per volontà degli eredi. Il professor Saban, nato a Istanbul da genitori di nazionalità italiana, è stato presidente della Comunità Ebraica di Roma vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, presidente del Consiglio dei Probiviri dell’Unione e poi suo presidente emerito, direttore della Rassegna Mensile di Israel. Saban si è laureato in Matematica e Fisica a Istanbul nel 1948, conseguendo una seconda laurea in Scienze Matematiche a Roma. Nel 1971 era stato nominato professore della facoltà di Scienze dell’Università di Istanbul e dal maggio del 1978 della cattedra di Geometria. Nel 1980 il primo dei suoi incarichi italiani come docente di Geometria all’Università dell’Aquila. Seguito poi da incarichi alla facoltà di Scienze Statistiche Demografiche ed Attuariali e di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali della Sapienza. Saban è stato inoltre più volte direttore del Dipartimento e presidente del Consiglio del Corso di Laurea in Matematica.

Leggi di più

Fondo Elio Toaff

Elio Toaff (30 aprile 1915-19 aprile 2015) nacque a Livorno; conseguì la Laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Pisa e l’anno successivo in Teologia. Sempre nel 1939 ottenne il titolo di Rabbino Maggiore presso il Collegio Rabbinico di Livorno e dal 1941 al 1943 ricoprì la carica di Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Ancona. Dopo l’Armistizio scappò con sua moglie in Versilia, dove entrò nella Resistenza; nel 1944 assistette alla strage di Sant’Anna di Stazzema. Ricoprì la carica di Rabbino Capo prima a Venezia, dal 1947 al 1951 e poi a Roma dal 1951 al 2001. Fu una delle figure più di spicco dell’ebraismo italiano del Dopoguerra.

Leggi di più

Donazioni

La Biblioteca ha accolto anche alcune donazioni di volumi contemporanei,(mettere le date) ad esempio il fondo Fiorentino, il fondo Fausto Coen e il fondo Di Nepi.

Leggi di più

Spartiti

Dalla Biblioteca sono stati catalogati alcuni libri di spartiti che conservano le musiche liturgiche delle sinagoghe ebraiche italiane, secondo i loro minaghim (usi) caratteristici.

Leggi di più
×

Richiesta risorsa

Compila il modulo per richiedere una risorsa. Risponderemo il prima possibile