Con l’intento di preservare le edizioni ebraiche di maggiore interesse, negli anni Novanta del secolo scorso, dopo una rapida inventariazione di tutti i volumi, si è proceduto alla costituzione di un fondo unico che contiene tutti i volumi pubblicati nel XVI secolo. Complessivamente si tratta di 555 volumi, oltre ad altri 149 esemplari provenienti dal fondo fiorentino alluvionato nel 1966. L’insieme dei libri vede emergere la predominanza dei testi biblici. Trovano spazio in numero cospicuo le tre edizioni della Bibbia rabbinica di Bomberg, soprattutto la terza del 1546-1548 e le successive edizioni che videro la luce per i tipi delle tipografie minori veneziane e mantovane. I testi liturgici sono
presenti in modo predominante, tanto secondo il rito italiano che ashkenazita, proprio per la provenienza dei volumi da Comunità di differente origine, mentre non trovano spazio libri di preghiera di rito sefardita.
Vi è inoltre una grande quantità di opere in uso presso le scuole rabbiniche a tutti i livelli. Le edizioni della Mishnà e i midrashim prima di tutto, ma anche i compendii talmudici (Sefer Rav Alfas e ‘En Israel ) e le opere di ritualistica (Mishnè Torà, Arba’a Turim e Shulhan ‘Arukh).
Tra i volumi provenienti da Firenze sono stati individuati numerosi trattati talmudici di Bomberg, mentre dalla raccolta del Collegio Rabbinico Italiano ci è pervenuta quasi completa l’edizione del Talmud babilonese stampata a Basilea nel 1578-1581.
Tra le traduzioni vanno segnalate quella spagnola presente nell’edizione di Amsterdam 1611 avviata sul modello della Bibbia di Ferrara stampata da Yom Tov Attias e Avraham Usque a Ferrara nel 1551-1553 e alcune edizioni di Bibbie poliglotte del XVII secolo.
La collezione è stata catalogata attraverso il progetto I-Tal-Ya Books.