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La Biblioteca

La Biblioteca Nazionale “Tullia Zevi”  è nata nel corso degli anni Ottanta, per iniziativa di Tullia Zevi, allo scopo di realizzare un polo nazionale in grado di riunire, conservare, valorizzare e tutelare libri, manoscritti e archivi relativi alla cultura ebraica, per evitarne il deterioramento e la dispersione.

Scopo ulteriore ma non secondario della Biblioteca è quello di promuovere iniziative quali giornate di studio, mostre, presentazioni di libri, conferenze dirette alla diffusione della cultura ebraica.
La Biblioteca è inoltre promotrice di attività di ricerca, formazione e di divulgazione didattica.
La sezione archivistica accoglie l’Archivio Storico dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, gli archivi Storici delle Comunità di Pitigliano e Senigallia, il fondo “Samuel David Luzzatto” e la pregevole collezione di ketubboth (contratti matrimoniali) dei secoli XVI-XIX.
Gli archivi della Biblioteca Nazionale sono stati dichiarati di notevole interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica per il Lazio.
La sezione libraria antica raccoglie circa 25.000 volumi fra opere a stampa e manoscritti, delle biblioteche delle piccole comunità ebraiche italiane, tra cui Pitigliano, Pisa, Ferrare, Senigallia, Mantova e Siena. Da Firenze sono giunti volumi e manoscritti (sec. XVI-XIX e due incunaboli) di notevole interesse, che versano in gravi condizioni e necessitano di urgenti interventi di restauro. Il fondo di gran lunga più cospicuo è costituito dalle opere del Collegio Rabbinico Italiano, circa 15.000 volumi, numerose cinquecentine e manoscritti.
I fondi e i volumi contemporanei, relativi a diversi aspetti della storia dell’ebraismo europeo e italiano, aderiscono al Sistema Bibliotecario Nazionale e sono frutto di donazioni e acquisizioni della Biblioteca.
La Biblioteca conserva anche una preziosa sezione musicale e fotografica.

 


Ultimo aggiornamento 23 Ottobre 2024
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